
Le patologie respiratorie croniche, asma, BPCO, ACOS, hanno un impatto importante sul paziente e sul SSN, dal momento che la WHO ha previsto che la BPCO diventerà la 3° causa di morte nel 2030 e che già a partire dal 2020 la disabilità correlata alla bronchite cronica ostruttiva passerà dal nono al quinto posto in termini di DALYs ( disability-adjusted life years)
I test di funzionalità polmonare, che pure possono supportare la diagnosi e le evoluzioni successive della malattia respiratoria, rimangono poco utilizzati, nonostante la loro potenzialità di identificare e quantificare il danno respiratorio e la loro capacità di rispondere a molti quesiti clinici: è presente una malattia ostruttiva bronchiale ? quanto grave è ? la funzionalità è modificabile dai farmaci ? esiste una difficoltà nel passaggio di ossigeno dagli alveoli al sangue ? se sì: è modificabile dai farmaci ? che rischio operatorio ha il paziente ? il fumo ha già causato un danno respiratorio ?
Importante al fine dagnostico-terapeutico diventa il momento in cui si va ad eseguire una indagine funzionale respiratoria per un precoce intervento preventivo o terapeutico atto a definire lo stato respiratorio del paziente e la progressione del danno negli anni a venire
Tutto questo sottintende una tempestiva diagnosi di malattia, una accurata diagnosi differenziale e la conseguente gestione terapeutica, proprio per limitarne la progressione clinica . Non ultimo, questo porta a una miglior gestione delle risorse e, in definitiva, a una riduzione dei costi sanitari e sociali delle malattie respiratorie
Nonostante ciò, sono ancora pochi i Medici che sottopongono a prove di funzionalità respiratoria i loro pazienti, specie se fumatori : forse per la difficoltà interpretativa dei vari test o anche per scarsa conoscenza dei dati ricavabili dall’ esame e del loro stesso significato .
Allo scopo di far rientrare nel bagaglio del Medico anche la valutazione respiratoria è opportuno definire un percorso integrato tra Specialistica e Medicina del territorio per evidenziare l’ importanza della “misurazione” descrittiva della funzione respiratoria e del suo monitoraggio dopo un‘ azione terapeurica sia farmacologica che non .
Diventa, allora, indispensabile la collaborazione tra Specialista Pneumologo e Medico del territorio per ottenere un corretto supporto diagnostico-operativo e favorire il monitoraggio prospettico dei pazienti affetti da malattie respiratorie croniche e invalidanti; allo stesso tempo contribuendo alla gestione sempre più complessa della “cronicità”
Al fine di rispondere al meglio a questa domanda di salute, è stata effettuata l’ acquisizione da parte di “Rovigo Medica” di un Body Pletismografo di ultima generazione ( Vyntus Body, CareFusion), strumentazione aggiornata e completa idonea a definire la malattia respiratoria e a permetterne il monitoraggio.
Con tale strumentazione sarà possibile effettuare misure di spirometria lenta e forzata, MVV, dei volumi statici e quantizzazione delle resistenze specifiche delle vie respiratorie; determinazione della capacità di diffusione dei gas; test di broncocostrizione con metacolina: tali , infatti, sono le principali indagini cui si potrà sottoporre il paziente respiratorio nella valutazione iniziale e nel percorso di follow up successivo
Dr. Gianfranco Dalla Pietra Spec. in Tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio